Una giornalista ripercorre le tragiche vicende della triste storia di Franca Viola. Nel paesino di Alcamo, la quindicenne Franca viene promessa in matrimonio a Filippo Melodia, nipote del mafioso Vincenzo Rimi. Poco dopo il fidanzamento, Filippo viene arrestato con l’accusa di furto e concorso in attività mafiose. Il padre di Franca, Bernardo, venuto a conoscenza dell’accaduto decide di rompere il fidanzamento. La vendetta di Filippo, però, non tarda ad arrivare: i vigneti e il casolare dei Viola vengono distrutti e Bernardo viene minacciato con una pistola al grido di “chista è chidda che scaccerà la testa a vossia. Il 26 dicembre del 1965 Franca viene rapita per mano dei Melodia. La giovane viene violentata, malmenata, lasciata a digiuno e tenuta segregata per otto giorni in un casolare fuori paese. Il giorno di capodanno dello stesso anno, i Melodia contattano il padre di Franca per la cosiddetta “paciata” ma il giorno successivo la polizia interviene arrestando Filippo e tutti i suoi complici. Sarà solo grazie al processo presieduto dal giudice Giovanni Albeggiani, e le parole del noto giornalista Indro Montanelli, a rendere la vicenda un caso internazionale.